A VERONA NASCE LA CASA DI PIETRO
Nella rettoria di San Pietro Incarnario un’opera dedicata alle fragilità familiari. La Diocesi di Verona inaugura la Casa di Pietro.
Da Daily 29 Giugno 2021
Casa di Pietro, “un’opera segno” della Diocesi di Verona
Nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, è stata inaugurata dal Vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, la Casa di Pietro, una nuova struttura ispirata dall’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, collocata all’interno della rettoria di San Pietro Incarnario, nel pieno centro storico della città scaligera.
Alla presenza del sindaco del Comune di Verona Federico Sboarina e del direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’Aulss 9 Scaligera Raffaele Grottola, il vescovo Zenti e il presidente della Fondazione per la famiglia San Pietro, monsignor Alessandro Bonetti, hanno introdotto i presenti a quella che intende essere “un’opera segno” della Diocesi di Verona – ossia un’opera di carità concreta che diventa anche un modello per la comunità – rivolta a tutte le famiglie, di qualunque nazionalità, religione, cultura, che vivono una crisi, una difficoltà relazionale, ma anche un passaggio complesso della loro storia, come può essere un lutto, una malattia, o la nascita di un figlio a cui non ci si sente sufficientemente preparati.
«Questa casa vuole essere un’opera segno – ha affermato il vescovo Zenti – un segnale per tutti, per dirci “diamoci da fare molto di più”, perché le famiglie in difficoltà sono numerosissime e saranno sempre di più. È la società intera, in tutte le sue espressioni, che deve prendersi carico della difficolta sociali, che non possono essere risolte con una sola iniziativa, seppur lodevole. È necessario che siamo molto più uniti tra noi, perché le famiglie, che sono il perno della società e la sua cellula elementare, possano essere sempre tutelate e accompagnate».
Le proposte si estendono anche ai giovani e agli adolescenti, così come ai separati, ai divorziati, ai conviventi e alle coppie in nuova unione. Ne sono una prova concreta i tre appartamentini per le accoglienze temporanee, realizzati al secondo piano dell’antica rettoria, appositamente ristrutturata per far posto a uffici, ambulatori e sale per colloqui.
[…]La struttura è prima di tutto una casa, dunque, un luogo in cui le persone possono entrare per essere accompagnate, accolte, aiutate, seguite a trecentosessanta gradi. Per rispondere a questa vision, nella Casa di Pietro confluiscono diversi soggetti: il Consultorio diocesano di Verona centro, il Tribunale ecclesiastico diocesano, un’equipe di sacerdoti e laici che accompagna umanamente e, volendo, spiritualmente le famiglie ferite; ma il vero motore della struttura sarà la neonata Fondazione per la famiglia San Pietro, che raggruppa alcuni consultori familiari che si ispirano alla Carità evangelica […]
Da ultimo, non mancheranno le proposte formative per la prevenzione del disagio e dei conflitti e la promozione del benessere relazionale, rivolte anche a scuole, associazioni e comunità.
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