“Oltre la crisi”. Loppiano 15/22 agosto
Il programma “Percorsi di luce” per coppie che vogliono ricostruire la propria relazione. Dal 15 al 22 Agosto 2021 a Loppiano (FI).
Può succedere nella vita di una coppia che poco alla volta la luce si spenga, si perda interesse l’uno per l’altra, ci si senta soli e angosciati in una spirale oscura di conflittualità e sofferenze che spingono a pensare alla separazione come un’unica chance.
Nato oltre dieci anni fa dalle esigenze di alcune coppie bloccate nelle difficoltà del loro rapporto, il programma “Percorsi di luce” è per molti una risposta alle proprie sofferenze e un interruttore per riaccendere la luce. Il corso, organizzato da Famiglie Nuove, a Loppiano (FI) presso la Scuola Loreto – Scuola Internazionale per famiglie del Movimento dei Focolari, è previsto dal 15 al 22 Agosto 2021. Si rivolge a coppie, sposate o conviventi, che vogliono ricostruire e crescere nella propria relazione. La metodologia di intervento si basa sull’integrazione tra psicologia, spiritualità, esperienza, attuata daun’ equipe qualificata di professionisti esperti in terapia di coppia e coppie guida, nella condivisione di vita aperta tra tutti i partecipanti, scandita dall’alternarsi di momenti ricreativi, di approfondimento e colloqui personali che rendono la proposta valida e adatta a persone di ogni credo, sposate o conviventi.
Beatrice e Paolo (i nomi sono di fantasia) raccontano come questa luce si è riaccesa nella loro storia segnata dall’ incomunicabilità, l’ infedeltà e la separazione, trovando nuove modalità di relazione fino a rimettere in moto il sogno di un tempo.
«Sognavo una famiglia perfetta, un rapporto aperto e sincero. – Racconta Beatrice. – Quando ci siamo sposati ero innamoratissima e piena di fiducia, poi sono arrivati subito due figli, che hanno assorbito ogni energia. Paolo, mio marito, dedicava tutta la giornata al lavoro. Non si interessava più a quello che vivevo. Mi sono chiusa sempre più in me stessa e un po’ alla volta tutto è precipitato».
«Pensavo che a lei non interessasse più il nostro rapporto – continua Paolo – e questo non faceva che aumentare il mio giudizio negativo nei suoi confronti. Tutta questa situazione mi ha allontanato e portato ad impostare il rapporto come in una azienda dove ciò che conta sono solo le cose pratiche. Non sapevamo più nemmeno dirci che eravamo arrabbiati. Restavamo zitti, tenendoci il muso, conservando dentro pensieri e le emozioni negative. Poi Beatrice se ne è andata e tutto quello che mi sembrava di aver costruito in 25 anni di matrimonio- una famiglia felice, realizzata, che viveva serenamente- non c’era più. Il mio orgoglio mi portava a pensare che io non avevo sbagliato nulla e che era solo colpa sua».
«Avevo bisogno di qualcuno che mi stesse accanto, ma Paolo non riusciva a farlo. Ho incontrato un mio vecchio amico, con lui potevo parlare di quello che stavo vivendo. E la nostra amicizia è diventata qualcosa di più…».
L’esperienza di “Percorsi di Luce” per Paolo e Beatrice arriva un po’ per caso. Un tentativo estremo per capire se stare ancora insieme. «Conoscere coppie come noi, con le nostre difficoltà che avevano saputo riprendere il cammino, ci faceva sentire liberi di riconoscere a noi stessi che le cose non andavano bene, ma che poteva esserci una possibilità di ricominciare».
Durante il corso la coppia riprende a parlare, a dirsi cose che da tempo non si diceva più, senza risparmiarsi gli sfoghi di rabbia, soffocata dentro per anni. «Una mattina ho trovato Beatrice in cucina, seduta per terra, che piangeva. Qualcosa è scattato in me: non potevo lasciarla lì, a soffrire da sola: mi sentivo la parte offesa ma anche io avevo le mie responsabilità nei suoi confronti e fatto degli sbagli. Semplicemente mi sono avvicinato. Mi sono piegato. L’ho abbracciata e, aiutandola ad alzarsi, le ho detto: ‘dai… raggiungiamo gli altri ai ‘Percorsi di Luce’».
«Quel gesto, in quel momento, quel piegarsi per ‘raccogliermi’, ha cambiato qualcosa – dice Beatrice. – La situazione, le difficoltà, erano le stesse, ma vedevo uno spiraglio di luce. Quel gesto, che non poteva cancellare tutto il male che ci eravamo fatti, è stato il primo passo di un nuovo cammino reciproco». Ricominciare non è mai facile e spesso si cade, si inciampa, ammette Beatrice. «Io faccio ancora fatica a condividere con Paolo quello che ho dentro, perché su tante cose siamo diversi e questo mi spaventa. Sto imparando però che a partire dalle nostre differenze, possiamo costruire qualcosa di bello».
«Ognuno di noi porta nella vita adulta delle ferite del passato non curate che possono rovinare anche i rapporti più belli. – spiega Paolo. – L’unico modo di curare le ferite e ciò che possono produrre in una coppia non è far finta di nulla ed andare avanti a qualsiasi costo, anche se può sembrare la cosa più semplice, ma essere pronti a condividere quello che abbiamo dentro: perdonare non è mettere una pietra sopra quello che è successo, ma cominciare un cammino nuovo, scambiarsi reciprocamente un dono. Giorno per giorno».
Giovanna Pieroni