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Le vicende ucraine sono sempre presenti e talvolta alimentano nuovi timori sul prossimo futuro. Papa Francesco non cessa un istante di ricordare questi tragici eventi rivolgendosi ai capi di stato perché si sforzino di trovare la pace e ai fedeli perché invochino il dono della pace. Nella sua lettera inviata al patriarca Kirill, per gli auguri della Santa Pasqua Ortodossa, lo invita esplicitamente ad essere operatore di pace. Commovente l’appello di domenica scorsa all’Angelus in Piazza San Pietro.

Questi avvenimenti non devono però farci dimenticare che nel Mediterraneo non sono mai cessate le traversate dei profughi che fuggono dalle terre africane. Interessante l’esperienza di Roccella Jonica.

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

4 Maggio: Festival Biblico (vedi programma dettagliato)

5 MAGGIO: FAMIGLIA, GENITORIALITA’ ED EDUCAZIONE

8 MAGGIO: Run4Unity 2022

CHIESA

Il Papa a Kirill: diventiamo operatori di pace per l’Ucraina dilaniata dalla guerra

Francesco invia una lettera di auguri per la Pasqua al patriarca di Mosca: “Il passaggio dalla morte alla nuova vita in Cristo diventi una realtà per il popolo ucraino, desideroso di una nuova alba che porrà fine all’oscurità della guerra”

https://www.focolariveneto.it/chiesa/papa-francesco-soffro-piango-le-sofferenze-del-popolo-ucraino/

Il pensiero di Francesco ancora una volta è rivolto al Paese dell’est europeo da dove “giungono persino notizie terribili di bambini espulsi e deportati”. “E mentre si assiste a un macabro regresso di umanità, mi chiedo, insieme a tante persone angosciate, se si stia veramente ricercando la pace”

ACCOGLIENZA

Roccella Jonica, polo di accoglienza per tutti. P. Carlino: “Una città che si è messa completamente a disposizione per dare una mano”

La speranza viene dallo spirito di accoglienza mostrato dai cittadini di Roccella. In questo lembo jonico di Calabria, i frequenti sbarchi di migranti scatenano una vera e propria gara di solidarietà, fattiva e concreta, da cui nessuno si esclude.