Armi. Simoncelli (Archivio disarmo): “Leader politici ascoltino le parole del Papa, la situazione nel mondo è esplosiva”
“Ci sono tante situazioni nel mondo per cui di fronte ad un appello di Papa Francesco ci si aspetterebbe una risposta coerente, non solo dai parte dei leader religiosi ma anche dei leader politici, che come vediamo stanno finanziando sempre di più il riarmo”. Così Maurizio Simoncelli, vicepresidente di Archivio Disarmo, commenta al Sir le parole del Papa in Kazakhstan. Al contrario, “le spese militari sono iniziate ad aumentare già dagli anni ’90 poi nel 2022 è precipitato tutto. Se aumentano spese militari e produzione di armamenti prima o poi si arriva ad una situazione esplosiva”
15 Settembre 2022 Patrizia Caiffa
“Dio è pace e conduce sempre alla pace, mai alla guerra. Impegniamoci dunque, ancora di più, a promuovere e rafforzare la necessità che i conflitti si risolvano non con le inconcludenti ragioni della forza, con le armi e le minacce, ma con gli unici mezzi benedetti dal cielo e degni dell’uomo: l’incontro, il dialogo, le trattative pazienti, che si portano avanti pensando in particolare ai bambini e alle giovani generazioni. Esse incarnano la speranza che la pace non sia il fragile risultato di affannosi negoziati, ma il frutto di un impegno educativo costante, che promuova i loro sogni di sviluppo e di futuro. Investiamo, vi prego, in questo: non negli armamenti, ma nell’istruzione!” Questo l’appello di Papa Francesco durante il Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali nel corso del suo viaggio in Kazakhstan. Ne abbiamo parlato con Maurizio Simoncelli, vicepresidente di Archivio Disarmo, studioso impegnato da decenni a far conoscere tutti i pericoli delle armi, da quelle leggere al nucleare a tutti i nuovi tipi armamenti. Simoncelli lancia anche l’allarme sulle sperimentazioni in atto per l’uso dell’intelligenza artificiale per produrre dei robot killer, con imponenti finanziamenti in tutto il mondo. La presenza di “armi autonome” potrebbe favorire ulteriori guerre.
Il Papa è uno dei pochi che ancora chiede di investire nel dialogo, nei negoziati, nell’educazione anziché nelle armi. Cosa ne pensa?
Si purtroppo è l’unico che fa discorsi di pace. Al contrario in questi giorni stiamo sentendo canti di vittoria per offensive e controffensive. Purtroppo quando si scatena una guerra non c’è spazio per la razionalità e proposte di pace e dialogo. E’ un appello molto importante perché fatto in una sessione internazionale in cui sono presenti tutte le religioni, per chiedere l’intervento dei credenti su un tema così importante. Che non riguarda solo la guerra in Ucraina perché ci sono decine e decine di situazioni di conflitto e crisi ovunque ma sono dimenticate.
L’appello del Papa mi sembra particolarmente importante perché va oltre la contingenza della vicenda europea.
Anche se la sua voce rimane sostanzialmente inascoltata dai leader politici del mondo? continua a leggere
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