2.500 km on the road, 25 furgoni e 150 persone. Riparte il “popolo” che non “si rassegna alla guerra”
Riparte giovedì 30 marzo la quinta carovana della Rete italiana #StopTheWarNow. 150 volontari provenienti da tutta Italia e in rappresentanza di 175 associazioni e movimenti della società civile italiana, laici e religiosi. Raggiungeranno Odessa e Mykolaiv muovendosi con furgoni e mezzi propri, carichi di aiuti umanitari. All’ospedale pediatrico di Odessa, i volontari consegneranno alla presenza delle autorità e del direttore un grosso generatore elettrico di 200 kilowatt acquistato grazie al contributo “significativo” dell’arcidiocesi di Bologna e del cardinale Matteo Zuppi.
Da AgenSir
Almeno 2.500 chilometri on the road per raggiungere dall’Italia le città di Odessa e Mykolaiv, nella regione Sud dell’Ucraina. Passando per la Slovenia e l’Ungheria e passare la frontiera a Berehove. Riparte, giovedì 30 marzo, la quinta carovana della pace. Un gruppo di 150 persone provenienti da tutta Italia, da Lecce, Napoli, Roma, Milano, si è dato appuntamento la mattina presto a Padova, tutti a bordo di 25 furgoni, carichi di beni di prima necessità ed un messaggio di pace al mondo e di solidarietà e vicinanza alla popolazione afflitta da più di un anno dalla guerra. Sono rappresentanti di 175 associazioni e movimenti della società civile italiana, laici e religiosi ed aderiscono alla Rete Italiana #StopTheWarNow. L’obiettivo è raggiungere Odessa, Mykolaiv e Kherson muovendosi, un gruppo, a bordo di furgoni propri ed un altro (più esiguo) in aereo via Chisinau in Moldavia. I mezzi sono carichi di beni di ogni tipo, come pasta, olio, farina, alimenti per bambini. E consistente è il numero di generatori elettrici che verranno donati, su indicazione della Caritas-Spes Ucraina, in diversi punti del Paese.
L’arrivo a Odessa è previsto per mezzogiorno di sabato 1 aprile.
Il primo appuntamento è all’Ospedale pediatrico della città dove la carovana consegnerà alla presenza delle autorità e del direttore un grosso generatore elettrico di 200 kilowatt acquistato grazie al contributo “significativo” dell’Arcidiocesi di Bologna e del cardinale Matteo Zuppi. I volontari della carovana saranno impegnati a scaricare gli aiuti. Arriveranno anche in un villaggio vicino a Odessa dove gli abitanti hanno chiesto aiuto. “Sono tutti luoghi – dice Gianpiero Cofano della Comunità Papa Giovanni XXIII, coordinatore della carovana – in cui in questi mesi abbiamo creato relazioni di amicizia”. E’ nello “stile” tipico di #StopTheWarNow: generare un movimento di non violenza e pace nelle zone di conflitto e condividere con chi soffre le conseguenze della guerra. leggi tutto