CALZE MARRONE DA ABBINARE ALLE SCARPE

Voler bene concretamente ad una persona ci fa superare il nostro modo di vedere le cose e alla fine ci sentiamo riamati.

Un giorno mia suocera Adele era triste perché doveva andare dal dentista e non aveva le calze di colore marrone da abbinare alle scarpe. Qualche tempo prima mi ero recata nell’unico negozio in paese per acquistarle e mi avevano risposto che nessuno richiedeva il colore marrone e che non le avevano.

Non davo peso a questo particolare, l’importante per me era che avesse delle calze nuove. Mancava ancora qualche giorno e Adele continuava ad agitarsi ed essere triste per queste calze. Così mi è venuto spontaneo dirle che le calze non erano un motivo valido per essere angosciata, ma lei, con decisione mi ha risposto che erano importanti. L’ho lasciata ai suoi pensieri e me ne sono andata.

Dopo un po’ mi sono chiesta cosa avrei fatto se si fosse trattato di mia madre e sono scoppiata a ridere perché se si fosse trattato di mia mamma non ci sarebbe stato nessun problema se le calze fossero nere o marrone.

Il mattino seguente dovevo uscire nel paese vicino per alcune commissioni e mi ritornano in mente le parole di Adele. Mi dico allora “Gesù lo faccio per te, anche se per me la cosa è a dir poco assurda!”.

Prima di partire chiamo l’oculista per mia mamma; ultimamente mi dice che la sua vista sta calando e questo mi preoccupa. Parlo con la segretaria, spiego e le chiedo se sia possibile anticipare l’appuntamento che abbiamo fissato tra un mese. In attesa di una risposta esco da casa e affido questo appuntamento a Gesù.

Non ho molto tempo a disposizione, ma vedo che mi rimangono una trentina di minuti e con un po’ di fortuna potrebbero bastare per recarmi nel paese vicino. È giorno di mercato, parcheggio velocemente e al secondo venditore trovo giusto le calze di colore marrone. Torno a casa in tempo per preparare il pranzo a Giacomo, mio figlio che torna a casa dal lavoro.  Sono contenta di aver perso il mio punto di vista e Adele è felicissima.

Dopo poco ricevo una telefonata dallo studio dell’oculista e mi comunicano che si era liberato un posto fra due giorni! Mi è sembrato il centuplo per quel poco che avevo fatto.