Papa Francesco: “Spetta all’uomo decidere se diventare cibo per gli algoritmi”
Papa Francesco dedica il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali all’intelligenza artificiale e rinnova l’invito ad “adottare un trattato internazionale vincolante” che ne regoli lo sviluppo
Da AgenSir -M.Michela Nicolais
“È capitato anche a me di essere oggetto” di “fake news” o “deep fake”, cioè della creazione e diffusione di notizie, suoni o immagini che sembrano perfettamente verosimili ma sono false. Lo scrive Papa Francesco, nel messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, dedicato all’intelligenza artificiale, i cui sistemi “possono contribuire al processo di liberazione dall’ignoranza e facilitare lo scambio di informazioni tra popoli e generazioni diverse” ma al tempo stesso essere “strumenti di inquinamento cognitivo, di alterazione della realtà tramite narrazioni parzialmente o totalmente false eppure credute – e condivise – come se fossero vere”. “La simulazione, che è alla base di questi programmi, può essere utile in alcuni campi specifici, ma diventa perversa là dove distorce il rapporto con gli altri e la realtà”, avverte il Papa.
“Come ogni altra cosa uscita dalla mente e dalle mani dell’uomo, anche gli algoritmi non sono neutri”,
ribadisce Francesco stigmatizzando “i rischi e le patologie” della prima ondata di intelligenza artificiale, quella dei social media: “Il secondo livello di intelligenze artificiali generative segna un indiscutibile salto qualitativo. È importante quindi avere la possibilità di comprendere, capire e regolamentare strumenti che nelle mani sbagliate potrebbero aprire scenari negativi”. leggi tutto