PARLARE COME FAREBBE UNA MADRE
Qualche giorno fa ho ricevuto una telefonata dal parroco di una parrocchia di Mestre che mi chiedeva un aiuto per un gruppo di giovani con idee un po’ confuse sull’aborto.
Mi ha chiesto di parlare loro come farebbe una madre. Mi ha colpito questa modalità ; in genere , in queste occasioni, parlo come medico, ma l’idea di medico – madre mi è piaciuta molto.
Non è stato difficile stabilire con i ragazzi un rapporto empatico, così ho potuto raccontargli sia la parte biologica sull’inizio della vita, sia quella delle esperienze vissute accanto a donne che hanno deciso di tenere il bambino arrivato in un momento non desiderato e della loro gioia per la decisione presa; ma anche storie di donne che hanno abortito e del dolore che continuano a portarsi dentro anche dopo tanti anni.
E’ stato un incontro di crescita reciproca.
In particolare ho costatato, ancora una volta, quanto sia importante dare ai giovani la possibilità di una formazione biologica e bioetica su tematiche come l’aborto, l’eutanasia, la diagnosi prenatale, la fecondazione in vitro… perché arrivano poi da soli alle conclusioni di chi rispetta la vita, sapendo cogliere la dignità di persona anche nei soggetti più deboli come un feto, un anziano malato, una persona con handicap.
Elena