METTERSI IN GIOCO PER I GIOVANI

Il tutto ha inizio una serata dell’inverno scorso quando il nostro amico Michele De Beni è venuto a cena a casa nostra a Bergantino. Nella serata che ne è seguita abbiamo invitato la commissione famiglia del comune e alcuni esponenti del Circolo Noi della parrocchia e altre persone che condividono il nostro stile di vita basato sul “noi”.

Abbiamo parlato a lungo della società di oggi e del bisogno urgente di visioni ampie e di progetti educativi per ridare un’anima anche al nostro territorio altopolesano. Una serata di luce nella quale tutti hanno gustato e apprezzato moltissimo le parole di Michele,  psicologo e pedagogista.

Ne sono scaturite varie idee, una delle quali puntava sui giovani. Sappiamo che un’occasione per avvicinarli, motivarli e formarli è la preparazione e gestione dei grest nelle parrocchie, anche se poi, quasi sempre scompaiono; però per quella occasione sono disponibili.

Allora Michele ci ha appoggiato alla cooperativa “Creativ” di Reggio Emilia con la quale anche lui collabora. Questa cooperativa si occupa di formazione a tanti livelli per diverse diocesi italiane, collabora alle giornate mondiali della gioventù, con l’Antoniano di Bologna e con la CEI. Possiamo dire che è tra le più importanti agenzie educative in Italia.

Immediatamente, spinti dall’entusiasmo, contattiamo il parroco insediato da pochi mesi: la sua risposta è negativa perché a suo modo di vedere, basta lui occuparsi della formazione dei ragazzi, anche se poi abbiamo saputo che c’erano delle difficoltà.

Non ci siamo persi d’animo e insieme ad alcune famiglie vicine al movimento, abbiamo contattato la cooperativa “Creativ” per farci fare un progetto senza impegno. La copertura economica non era un problema per il contributo che il  comune ci avrebbe assicurato.

A questo punto non potevamo lasciare un’opportunità simile. Siamo tornati dal parroco tutti insieme con il progetto già pronto, scritto su varie cartelle. Appena ci ha visti ha esclamato: “Qui c’è odore di focolarini”. Incuranti della sua battuta siamo partiti con l’esposizione. Ne è rimasto entusiasta. Alla fine ha esclamato: “Ma dove trovo in una parrocchia delle famiglie così disposte a mettersi in gioco per i giovani!!”

La sera successiva il parroco era in macchina con noi per andare ad una conferenza di Ezio Aceti, psicologo,  in un paese vicino.
Il progetto è partito e per due fine settimana una ventina di ragazzi delle superiori hanno fatto un percorso con un un educatore veramente eccezionale col quale è nato un bellissimo rapporto. I giovani erano felici; hanno concluso il percorso con un attestato ed ora sono molto motivati ad occuparsi dei bambini e ragazzi che verranno loro affidati per un mese durante l’estate.

Hanno partecipato all’evento anche ragazzi di una parrocchia vicina dove sembra ci sia l’intenzione di ripetere l’esperienza e poi chissà dove lo Spirito Santo ci condurrà.

L. e G.