NATALE E’ … FESTA GEN5!
Il 5 gennaio, il salone del focolare di Verona si è riempito di più di 70 persone di ogni età: fratelli, genitori, nonni, amici e … curiosi! I piccolissimi? C’erano per festeggiare il Natale
“Certo! Come se di bimbi piccoli se ne vedessero in giro, di questi tempi … e poi, far recitare i ragazzi sul racconto della nascita di Gesù: non se ne parla nemmeno, non lo faranno, te lo dico io”.
“La Messa ?!… e come no, volete proprio far scappare la gente?”
“Sarà un buco nell’acqua. Un programma così non si regge. Non è più attuale. E poi, è troppo complicato …”
Oppure no…!?
Una sera, un bel gruppo di animatori delle nuove generazioni si sono ritrovati appassionatamente impegnati in una conversazione come quella qui sopra. Il soggetto era: una “Festa Gen5”, un momento dedicato completamente ai piccolissimi: i bimbi sotto ai tre anni. Animato dai gen4 e dai gen3, i loro ‘fratelli’ più grandi.
E ….se ci provassimo davvero?
Il fatidico giorno, il 5 gennaio, il salone del focolare di Verona si è riempito di più di 70 persone di ogni età: fratelli, genitori, nonni, amici e … curiosi! I piccolissimi? C’erano, eccome se c’erano!
L’ora precedente all’appuntamento annunciato è iniziata con una grande, colorata e allegra mobilitazione accompagnata da un sottofondo di musiche natalizie: prove microfoni e proiezioni, ‘rumoristi’ che testavano bonghi e bastoni della pioggia, lacci e aghi da balia che fissavano costumi e tessuti per adattarli … a più piccole dimensioni. Tutto ciò, mentre sfilavano braccia robuste cariche di mestoli e pentoloni per far trovare pronto, alla fine di tutto, il miglior ‘risotto all’isolana’ di sempre.
In mezzo a tutto ciò, in tranquillo conversare, il gruppetto dei bambini e ragazzi seduti in cerchio, si accordava sull’interpretazione del racconto della nascita di Gesù…
Silenzio … si comincia. E la magia del Natale cattura tutti. Scattare foto sembra un sacrilegio. I bimbi impersonano, come solo loro sanno fare, gli ‘atti’ della vicenda vissuta duemila anni fa dalla Sacra Famiglia, accompagnando dolcemente tutti i presenti alla culla del Bambino … Sì, Gesù è nato abbracciato da un affettuosissimo applauso.
Il racconto prosegue, quasi naturalmente, durante la messa con l’arrivo dei Re Magi guidati dalla Stella … mentre don Stefano invita tutti ad essere, a nostra volta , ‘stelle’ che portano da Gesù altri amici.
E dunque … tutti a tavola ! Con la spontanea gioia di fare famiglia, anzi di esserlo già grazie alla limpidezza del cuore di tanti bambini e ragazzi .
Descritta la bella vitalità del pomeriggio, è giusto chiedersi: ma che cosa ci ha fatto cambiare idea rispetto ai dubbi iniziali? Chiediamolo a qualcuno di quel gruppo di animatori di cui si parlava all’inizio: “ Avvicinarci ai piccolissimi, certi che l’anima non ha età’ e che … capiscono l’amore… “; “Per me era importante consegnare ai nostri ragazzi e ragazze i più piccoli perché provassero la gioia di dedicarsi a loro e ne facessero l’esperienza …”; “ Ero certo che la ‘rete’ tra noi che ci dedichiamo alle nuove generazioni e molti altri che occasionalmente ci danno una mano, avrebbe potuto aiutare tutti a realizzare qualcosa di semplice e bello, frutto di un intento comune”; “ Abbiamo volutamente preparato il pomeriggio con l’intento di ‘far incontrare’ grandi e piccoli, di far incontrare tra loro le famiglie e tutti i tasselli della comunità”
Direi, obiettivo raggiunto! Ognuno, al di là dell’età anagrafica, ha fatto ‘casa’ all’altro. Ha fatto Natale!