CAMMINANDO CON I GIOVANI PER I GIOVANI

In parrocchia le numerose attività che con impegno e gioia si erano create per unire giovani e famiglie si andavano sgretolando e in quel momento è arrivato Don Giuseppe.
Ricordo ancora quando mi chiamò in canonica perché aveva bisogno che l’aiutassi in alcune faccende e mi chiese di attendere un momento perché aveva bisogno di parlarmi.  Sul tavolo trovai una rivista, Città Nuova. Cominciai a leggerla e trovai l’articolo della Parola di Vita: quel messaggio mi cambiò radicalmente il modo di vedere le cose.
Grazie a don Giuseppe ho continuato le attività in parrocchia e mi ha proposto di fare la catechista per preparare i ragazzi alla Cresima, incarico che ho continuato anche col parroco successivo.

In una sera piovosa, prima del consueto incontro, mentre tutti i ragazzi erano radunati attorno al  tavolo, ho notato fuori, seduto sulla panchina sotto la pioggia, uno dei “miei” ragazzi. Sono uscita e mi sono seduta accanto a lui. Mi ha aperto il cuore raccontandomi il suo dolore per la situazione familiare che stava vivendo, confidandomi che voleva togliersi la vita. Non ho voluto lasciarlo un attimo, così ho affidato gli adolescenti  ad  altri ragazzi con i quali ci incontravamo per preparare l’argomento della serata.

E’ sempre stata mia priorità far sentire l’amore ai ragazzi, donando ascolto e tempo. La mia casa era sempre aperta ai ragazzi e ai genitori in difficoltà perché l’incontro del lunedì dedicato ai giovani non era sufficiente. Non sono mancate difficoltà e paletti tra le ruote, in coloro che vedevano strano questo mio modo di dedicarmi e di rapportarmi con gli adolescenti. Per molti non era “far catechismo”.

Il gruppo giovani è sempre stato numeroso grazie al passa parola dei ragazzi che invitavano amici di altre parrocchie. Così nei vari incontri vicariali nasce il desiderio di animare la S. Messa in modo diverso. Condividendo con il Don comprai una chitarra imparai un po’ e con altri due ragazzi, una volta al mese, potevamo animare la Santa Messa: è stato il seme per la nascita dell’attuale Coro giovani. Pian piano sempre più la sete di stare insieme cresceva; si è potuto organizzare piccole gite e giornate di convivenza, facendo gustare la gioia di stare insieme camminando con Gesù.