CONDIVIDERE CRITICITA’ E PENSARE INSIEME SOLUZIONI

Negli ultimi anni emergono sempre di più le problematiche dell´assistenza al paziente anziano nella fase terminale della malattia e in particolare dell’anziano residente in struttura protetta.

Queste criticità sono motivate dall’identikit dell’anziano istituzionalizzato:

  • Età sempre più avanzata
  • Presenza di comorbilità a volte con severità ed instabilità clinica
  • Perdita dell’autosufficienza nelle attività della vita quotidiana
  • Frequente associazione di disabilità funzionale e psichica

E’ chiaro pertanto che la morte è un evento frequente nelle residenze per anziani; morte che in genere avviene per polipatologie cronico-degenerative dopo un lungo periodo di disabilità  e purtroppo spesso dopo  percorsi di diagnosi e cura  futili.

Tutto ciò, è evidente, comporta una condizione gravosa con perdita della qualità di  vita e della dignità della persona anziana.

Questo “prolungamento del processo del morire” impone una grossa sfida all’equipe assistenziale per cercare di gestire al meglio la fase finale della vita dei propri ospiti secondo la filosofia delle Cure Palliative che si sono dimostrate essere  il gold standard delle cure di fine vita ad ogni età.

Anch’io come medico di una residenza per anziani ho provato sulla mia pelle la difficoltà ad accompagnare nel miglior modo possibile gli ospiti e senza dover ricorrere al ricovero in ospedale.

Purtroppo questo succedeva  spesso …

Ho sentito quindi la necessità di confrontarmi con gli altri operatori della struttura per capire insieme cosa potevamo fare, quali cambiamenti attuare …

E’ emerso da parte di tutti che le criticità sostanzialmente nascevano dalla non conoscenza/inesperienza circa l’approccio palliativistico.

Abbiamo così deciso di coinvolgere il Nucleo di Cure Palliative del nostro territorio ed avviare insieme un percorso formativo, denominato “Cure Palliative in RSA”.

Il progetto si articola in due fasi:

  1. Cure Palliative di Base
  2. Cure Palliative Specialistiche

Cure Palliative di Base

Prevede un percorso formativo rivolto a tutti i professionisti operanti in struttura per acquisire le conoscenze e competenze inerenti le Cure Palliative e un percorso psicologico per acquisire le cosiddette “Copying Skills” per la gestione emotiva dell’evento morte (da allargare anche ai familiari degli ospiti).

 Cure Palliative Specialistiche

Attivazione di un percorso che prevede la presenza del Nucleo di Cure Palliative in struttura per i pazienti a maggior complessità clinica (dolore refrattario e/o Sedazione Palliativa).

A tutt’oggi il progetto continua a strutturarsi e definirsi in itinere, ma sicuramente sono evidenti alcuni indicatori di efficacia: la maggior serenità con cui malato e famiglia vivono questa fase cruciale dell’esistenza (perché vivono l’evento morte non più in un luogo di cura ma in un “luogo famiglia”); la gratificazione per tutta l’equipe assistenziale perché si riesce a dare “senso” al proprio lavoro  prendendosi cura dell’ospite (e dei famigliari) “fino alla fine”, suggellando una sorta di “patto di non abbandono”.

Con il tempo altre residenze per anziani della provincia di Venezia si sono interessate al progetto e l’hanno condiviso.

Attualmente sono 4 le strutture nelle quali è stato attuato questo percorso formativo.

A novembre dello scorso anno il progetto è stato presentato al congresso Nazionale di Geriatria in un simposio congiunto SIGG-SICP dal titolo: “ANZIANI E FINE VITA: GERIATRIA E CURE PALLIATIVE IN DIALOGO” nel quale emergeva sia da parte degli operatori geriatrici, che dei palliativisti, la necessità di una maggiore collaborazione e soprattutto di una formazione adeguata per le cure di fine vita nell’anziano.

Come primo passo in questa direzione, tra le due società si sta mettendo a punto un progetto formativo comune  rivolto inizialmente al personale sanitario delle RSA, ma fruibile anche in altri setting di lavoro e a più figure sanitarie coinvolte nella gestione del paziente anziano nella fase terminale della vita.

Ripensando ora a come è nato il progetto “Cure Palliative in RSA” e vedendo gli sviluppi impensati mi viene spontanea una riflessione.

A volte noi operatori sanitari ci sentiamo schiacciati ed impotenti di fronte a difficoltà che ci sembrano insormontabili …

In questo caso invece abbiamo sperimentato come la condivisione delle criticità e il “pensare” insieme a possibili soluzioni ha portato ad un progetto di reciprocità tra operatori sanitari, tra servizi, tra strutture e tra società scientifiche … che si sta dimostrando molto promettente.

Alberto Marsilio