PREMIO FRATERNITA’ CHIARA LUBICH
Sabato primo giugno presso l’Istituto Salesiano Don Bosco di Verona, il Movimento dei Focolari ha promosso una serata in ricordo di Chiara Lubich, nella quale è stato assegnato il “Premio fraternità Chiara Lubich” a don Paolo Bolognani, sacerdote salesiano, responsabile ed educatore della comunità educativa per minori “Don Bosco – Dab” rivolta a giovani adolescenti e a persone emarginate, nel segno dell’accoglienza e della fraternità.
Circa 170 persone hanno seguito con interesse e coinvolgimento un programma intessuto del carisma dell’unità e corredato da testimonianze di una giovane ortodossa moldava, una famiglia della comunità veronese, un giovane dirigente della comunità musulmana.
Gli interventi degli esponenti del mondo civile e religioso hanno sottolineato il valore della reciprocità, del fare rete per raggiungere obiettivi di unità e di solidarietà concreta.
Intenso di contenuti il momento dell’assegnazione del premio a don Paolo Bolognani. Molto applaudito il suo intervento, impregnato di profonda umanità, in cui sono emersi i suoi rapporti costruiti al di là di ogni personalismo, nella condivisione e nella reciprocità, con numerosi frutti di fraternità.
Impressioni raccolte a caldo: “evento significativo; di questi incontri oggi c’è tanto bisogno!” don Luca Merlo, delegato del Vescovo per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso
“…… serata specialissima. Vorrei avere il testo delle testimonianze per metterle in rete nel contesto del lavoro che la Diocesi sta promuovendo per raccogliere la “buona prassi” della comunità veronese” Margherita Bertinat, del SAE.
Abderrezzak, dirigente musulmano, ha poi telefonato per ringraziarci e per dirci che aveva molto apprezzato l’incontro e che desiderava approfondire il rapporto e collaborare con i nostri progetti.
Molto contenti i volontari della comunità “Don Bosco – Dab” e l’assessore del Comune di Albarè, che hanno potuto esprimere pubblicamente la loro gratitudine a don Paolo!
Il giorno dopo una volontaria della comunità di don Paolo ha offerto alla comunità di Cadidavid, in cui era emerso dall’esperienza di Lucia ed Enrico la necessità di aiuti concreti, 20 sacchi di vestiario, poi distribuiti nei tre Centri Caritas di Verona Sud: un gemellaggio Albarè – Verona sud.