Famiglia, De Palo: la questione demografica è una priorità per l’Italia
“Il nostro obiettivo è migliorare la vita delle famiglie italiane”, afferma il presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, sottolineando l’importanza della natalità. Un tema che tratterà anche al Festival della Dottrina Sociale di Verona, al via da giovedì 24 novembre
“Costruire la fiducia. La passione dell’incontro”. È questo il tema della XII edizione del Festival della Dottrina Sociale di Verona che avrà luogo presso il Palaexpo della stessa città veneta dal 24 al 27 novembre e che vede come media partner Radio Vaticana – Vatican News. Saranno oltre 100 i relatori che si alterneranno durante le quattro giornate, con 25 convegni in programma. Gianluigi De Palo presidente nazionale Forum Famiglie e della Fondazione per la natalità sarà presente all’evento come coordinatore del panel dal titolo: “La Natalità, la nuova questione sociale”, che si terrà sabato 26 Novembre alle 10. Interverranno al dibattito Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica di Milano e Adriano Bordignon, presidente del Forum Famiglie Veneto.
L’inverno demografico
Papa Francesco di recente ha parlato più volte di inverno demografico, lo ha fatto con Confindustria ma anche con i calciatori della “Partita della Pace” affermando che c’è un grande bisogno di bambini in Italia. “Questo è un tema molto importante per il Santo Padre – afferma De Palo ai microfoni di Radio Vaticana – Vatican News, e la cosa bella è che non smette mai di insistere, di dirlo, di ripeterlo”. Il presidente nazionale del Forum Famiglie ricorda anche con gioia la presenza del Papa alla prima edizione degli Stati Generali della natalità, tenutasi nel 2021 e già allora Francesco sottolineava la necessità di prendersi cura delle famiglie, in particolare di quelle più giovani che vengono assalite da tante preoccupazioni per il futuro. “Vogliamo far riflettere il nostro Paese di quanto la natalità sia determinante”, spiega De Palo, “perché se crolla la natalità, crolla tutta l’Italia”.
Come si fa a dire alle famiglie che hanno paura di generare nuova vita che questo non è un salto nel buio bensì verso la luce, nonostante le incognite siano tante?
Premetto che hanno ragione, questo però non vuol dire che non sia giusto mettersi il gioco. Io ho cinque figli e li ho fatti senza avere nessuna certezza economica e tornando indietro, mi rendo conto che i miei sogni adolescenziali erano infinitamente più meschini e più brutti di quello che poi ho vissuto. È comprensibile la paura, non bisogna banalizzarla perché oggettivamente in Italia ci sono tante difficoltà e l’obiettivo del Forum è proprio quello di togliere queste difficoltà. Nonostante le difficoltà, ne vale la pena. Noi stiamo provando a sconfiggere tutte queste paure, alcune volte ci stiamo riuscendo, alcune volte no, ma il nostro obiettivo è quello di migliorare la vita delle famiglie italiane.
Tanti anni fa Piero Angela disse che la questione più urgente per l’Italia era la questione demografica e che da lì sarebbe dipeso il futuro dell’intero sistema dell’Italia. È dunque importante sottolineare come credenti e non credenti debbano insieme vincere questa battaglia, cioè sconfiggere l’inverno demografico?
Da credente uno si affida alla Provvidenza, da non credente questa categoria giustamente può non averla o non considerarla. Quello che diceva Piero Angela è quello che poi si sta verificando, cioè l’Italia sta perdendo posizioni dal punto di vista economico, dal punto di vista di futuro, perché se crolla la natalità crolla il Pil. Tutti i Paesi che crescono hanno un più dal punto di vista della natalità, se invece crolla la natalità, crolla anche il sistema pensionistico, ci saranno ulteriori problemi perché ci sarà una fragilità ancora superiore per quanto riguarda appunto le persone. Aumenteranno le persone fragili, crollerà il welfare, crollerà il sistema sanitario nazionale che oggi è gratuito e domani necessariamente sarà a pagamento. Ecco io, vedo in questo una grande convergenza di destra, di sinistra, di cattolici, di laici. Continuando così crolla tutto e i nostri figli saranno poi costretti ad andare all’estero, perché l’Italia sarà un Paese solamente pieno di debiti. Io penso che non c’è niente di più importante che tutelare i più fragili, quindi la natalità . Si parla tanto di pensioni in questo periodo è più che quota 100, 102 ,104, l’investimento maggiore è far ripartire le nascite. Perché tu puoi pure andare in pensione, ma se poi non ti sostiene il sistema, nel tempo la pensione potresti non averla più.