TRA LE NOTE DI MOZART E UNA NAVE DI SANTI
Storia, arte e religiosità: questi gli ingredienti del terzo itinerario della Verona Minor Hierusalem “Rinascere dal Cielo. Tra le note di Mozart e una nave di Santi”.
Il titolo dell’itinerario mi ha prima incuriosito e poi affascinato.
Itinerario, perché si è camminato da San Tommaso fino a Santa Toscana passando per S.Paolo, S.Maria del Paradiso, SS.Nazaro e Celso, e contemporaneamente pellegrinaggio, ripercorrendo alcuni punti fondanti della religiosità cristiana.
Accompagnati da una guida abbiamo riscoperto la storia dei luoghi e chiese visitati;
ammirato le diverse opere d’arte e attraverso la simbologia che esprimevano, riscoperto i fondamenti della fede cristiana.
Interessanti le particolarità quasi sconosciute, come quella del 7 gennaio 1770 del tredicenne Wolfgan Amadeus Mozart che suonò sull’organo nella chiesa di San Tommaso. Nella chiesa di S.Paolo in Campo Marzio colpisce la Cappella Marogna, luogo di sepoltura di questa famiglia di facoltosi commercianti, che si era trasferita dal centro città nei pressi della chiesa, come consuetudine delle famiglie nobili del tempo.
Nella chiesa di S.Maria del Paradiso scopriamo un santo veronese, quasi del tutto sconosciuto: S.Metrone. Ma quello che più colpisce è la Cappella delle Reliquie: un reliquario tra i piu importanti d’Europa con piu di 30.000 reliquie.
Avvicinandoci alla chiesa dei Santi Nazario e Celso, abbiamo percorso le strade battute dall’allora parroco, il beato Zefirino Agostini, fondatore delle Suore Orsoline F.M.I..Si resta estasiati nell’ammirare la cappella di San Biagio, ideata dal Falconetto: oltre 300 metri quadri di affreschi. Continuando sui passi del beato Zefirino arriviamo a Santa Toscana. La chiesa, di modeste dimensioni, era funzionale all’ospedale gerosolimitano, impiegato per fornire assistenza ai cavalieri impegnati nelle crociate.
Entrando, sulla sinistra colpisce il Compianto sul Cristo morto, opera lignea dell’intagliatore Giovanni Zebellana.
Un itinerario, anzi un vero pellegrinaggio tra le vie cittadine che ha illuminato tanti aspetti della fede cristiana anche con esperienze personali di una suora orsolina che svolgeva la parte spirituale.