Otto associazioni lanciano un appello per la pace a politici e governanti
Intervista ad Argia Albanese, presidente del Movimento politico per l’unità dell’Italia, tra i primi firmatari dell’appello per la pace insieme ad Acli, Agesci, Azione cattolica italiana, Comunione e liberazione, Comunità di Sant’Egidio, Movimento cristiano lavoratori e Rinnovamento nello spirito. Pubblichiamo il testo integrale firmato dalle associazioni.
Fonte Città Nuova
L’obiettivo era di «mettere a fuoco i principali snodi della presenza dei cattolici e del contributo che possono offrire nel tempo delle sfide alla democrazia, rilanciando i tratti di preziosa originalità che stanno emergendo dal lavoro costante e capillare in tante realtà del Paese». Il luogo di incontro – il 3 e 4 maggio scorsi – è stato Trieste, dove a luglio si svolgerà la 50sima Settimana sociale.
Il primo risultato concreto del convegno, dal titolo Un rinnovato impegno dei cattolici per la vita democratica, è stato un appello per la pace firmato da Acli, con Emiliano Manfredonia, Agesci, con Francesco Scoppola, Azione cattolica italiana, con Giuseppe Notarstefano, Comunione e liberazione, con Cesare Pozzoli, Comunità di Sant’Egidio, con Adriano Roccucci, Movimento cristiano lavoratori, con Alfonso Luzzi, Movimento politico per l’unità, con Argia Albanese, e Rinnovamento nello spirito, con Giuseppe Contaldo.
Presenti all’incontro – moderato dal direttore di Avvenire Marco Girardo – anche il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, quello di Trieste, mons. Enrico Trevisi, e quello di Catania, mons. Luigi Renna, presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici in Italia.
Nell’appello, aperto all’adesione di quanti lo condividano, i promotori chiedono ai leader dei Governi, ai rappresentanti delle istituzioni e in particolare a coloro che si candidano a guidare l’Unione Europea «un impegno condiviso per una pace fondata sul riconoscimento dell’infinita e inalienabile dignità della persona». Ci spiega come nasce questa iniziativa Argia Albanese, presidente del Movimento politico per l’unità dell’Italia, che auspica una maggiore autorevolezza delle istituzioni europee e sottolinea l’importanza di un lavoro condiviso per il bene del Paese.
Presidente Albanese, otto associazioni laicali hanno lanciato un appello per la pace ai capi di governo, alle istituzioni e a quanti si candidano alle europee. Qual è il vostro obiettivo? Come nasce questa iniziativa?
L’incontro di Trieste tra associazioni laicali e tante persone impegnate nelle Istituzioni locali e nella politica è nato spontaneamente sulla spinta di esponenti della politica triestina, in primis Francesco Russo, come momento di dialogo in preparazione alla 50sima Settimana sociale dei cattolici. Nel corso del dialogo tra noi è emersa la comune preoccupazione per i conflitti in Europa e in Medio Oriente. Quindi l’auspicio e la responsabilità di un impegno nelle Istituzioni per la ricerca prioritaria di processi di pacificazione per fermare le guerre in corso. Ecco il senso del nostro appello, rivolto anche ai candidati al Parlamento europeo. Certo, siamo consapevoli che iniziative diplomatiche robuste ed efficaci nasceranno dal riconoscimento di una più forte autorevolezza delle Istituzioni europee conseguente ad una politica estera comune, ampiamente legittimata dagli Stati membri.
L’incontro da cui è partito l’appello promuoveva un rinnovato impegno dei cattolici per la vita democratica. Concretamente cosa vi proponete?
Nella esperienza di dialogo e comunione che abbiamo vissuto a Trieste abbiamo avvertito il senso di una svolta nell’impegno civile delle nostre realtà associative che lì erano rappresentate. Abbiamo forse capito come non mai la forza propulsiva che un lavoro comune, su obiettivi condivisi, può avere nei processi democratici e partecipativi del nostro Paese. Quindi abbiamo confermato il nostro voler essere comunità di credenti al servizio del bene comune dell’Italia, in un momento storico di forte conflittualità sia politica che sociale, con cuore e mente sempre puntati sulla difesa della dignità della persona umana e dei soggetti più deboli e sofferenti. continua a leggere
Il testo integrale dell’appello di Trieste per la pace
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