RADICI … e molto di più!
Domenica 6 novembre ore 15.30 Teatro dell’Istituto Gresner a Verona: presentazione di RADICI: un libro. Un libro di storia, un libro di storie. La narrazione, attraverso sedici interviste, di un’esperienza inedita che alla fine degli anni quaranta ha raggiunto la città di Verona ed è tutt’ora in corso. Parliamo del carisma dell’unità di Chiara Lubich che dopo aver ‘incendiato’ Trento, città natale di Chiara Lubich è dilagata a macchia d’olio cambiando la vita di persone e contesti.
Verona è stata, dopo Trento, la prima città ove la spiritualità dell’unità si è diffusa, Qui Chiara ha incontrato don Giovanni Calabria che tra l’altro, le ha detto: : «Andate avanti! Correte per questa via!».
Ma vi lasciamo scoprire le vicende di quegli anni tra le pagine del libro.
Quel pomeriggio ci siamo ritrovati in circa 150 persone ed è stata occasione di scoprire, condividere e confrontarsi con questa preziosa ‘memoria’ collettiva. Radici, in città e nel territorio, è il libro di tutti noi che siamo stati raggiunti in tempi diversi da una stessa chiamata a vivere il Vangelo.
Uno sguardo a “ieri” ci ha fatto conoscere i primi ‘pionieri’: un barbiere, un operaio, un negoziante, un maestro, un elettrotecnico. Un gruppo di seminaristi e alcuni religiosi. Una ragazzina di 11 anni ci racconta al microfono di essere la bisnipote di Lirio, il barbiere partigiano, uno dei primissimi. Scopriamo poi che l’ “oggi” è una grande chioma formata da famiglie, sacerdoti, ragazzi e giovani. Lo sguardo al “domani” ci fa apprezzare la vita delle comunità sparse nei quartieri della città e nei centri della provincia che vivono il Vangelo nel contesto personale e sociale. Pomeriggio vario ma intenso e profondo. Una vita raccontata a tante voci del presente e del passato. E poi un cenno a quanti negli anni hanno sentito la chiamata a portare nel mondo la luce che li aveva innamorati da giovani: i tanti focolarini e focolarine veronesi che vivono in vari focolari in diversi continenti.
E’ stato anche ricordato che lo stesso Papa Francesco suggerisce di ‘fare memoria’. Infatti, guardare alle radici non è semplicemente ricordare ma attualizzare ideali comuni e non fermare mai la vita. Come del resto fa bene intuire l’immagine di copertina del libro.
La sacralità di questi vite “capovolte” dal Vangelo vissuto ha reso questa esperienza unica.
“Una ventata di ossigeno puro”, ha commentato uno dei partecipanti.
Buona lettura e buone scoperte!