SIT-IN, INCONTRO, DIALOGO: UNA COMUNITA’ CHE SI APRE ALL’ESTERNO
Una comunità si mette in gioco per sensibilizzare e dialogare con la gente con la scusa della carcerazione di Patrick Zaki
Pieve di Soligo per la sua felice posizione geografica viene definita “la perla del Quartier del Piave”. “Perla” potremo definirla anche per la vivacità della sua comunità.
La notizia della scarcerazione di Patrick Zaki ha dato molta gioia alla comunità perché, come ci scrivono “ci siamo sentiti attivi con dei sit-in, fin dalla primavera scorsa. Queste azioni le abbiamo effettuate ogni 15 giorni, con regolarità, assieme a Amnesty international e altre associazioni locali.
In uno di questi appuntamenti abbiamo avuto anche la presenza del sindaco di Pieve di Soligo e diverse volte la notizia è stata riportata da giornali locali.
Ci siamo sentiti attivi nel sensibilizzare e dialogare con le persone che passavano in piazza durante le nostre azioni. Vivaci e interessanti questi scambi di idee.
«Ah, non siete quelli di no-vax; mi stavo preparando al confronto!» Oppure, una coppia di giovani libanesi con i quali abbiamo dialogato sulla situazione difficile che il Libano sta attraversando. Da parte nostra abbiamo parlato del lavoro di un amico, giornalista di Città Nuova… . Ancora, un gruppetto di ragazzi che chiedevano informazioni perché non conoscevano questo Patrik…, ma c’era anche chi ci diceva: non serve a niente!
Sì, mettere la disponibilità e dialogare ha significato metterci la faccia, in un piccolo paese… .
Siamo felici di avere fatto questa parte che comportava degli spostamenti anche da Vittorio Veneto o Conegliano o altri paesi.
Ora, assieme a Amnesty locale e di tutta la provincia, stiamo preparando una lettera da inviare a Patrik, per dirgli un po’ del sostegno nostro e degli altri gruppi locali.”