BABYSITTING – OPPORTUNITA’ DI POTER LAVORARE
Tenere aperta la porta di casa e del cuore, ha aiutato a dare un senso al periodo di lockdown
Fare i babysitter per noi non è una novità. Già l’anno scorso per permettere ad una mamma ecuadoregna di continuare a lavorare, ci siamo offerti nel periodo estivo. Così i suoi due figli di cinque e dieci anni hanno trascorso il mese d’agosto con noi. Anche quest’anno con il ponte di carnevale e la chiusura delle scuole, la signora ha chiesto il nostro aiuto. I bambini sono contenti di venire da noi, come andare dai nonni con in più il giardino, l’orto per giocare e fare una vita diversa dall’appartamento.
All’arrivo del lockdown è stato naturale continuare ad accogliere questi bambini e a sostenere la loro mamma che sta pure vivendo una separazione difficile. Certo c’era anche la fatica a fine giornata! Ma era bella la loro vitalità, fare cose insieme in cucina, in giardino o nell’orto. Fare giochi tradizionali che loro non conoscevano. Fare passeggiatine e piccole scoperte nella natura del quartiere.
Verso fine aprile, per qualche pomeriggio, abbiamo accolto anche Jaques, un ragazzino di undici anni, che conosciamo dalla nascita . Sua mamma originaria del Congo lavora come operatrice presso una casa di riposo.
Jaques aveva un’altra età, ma anche con lui è stato un incontro positivo per costruire una relazione. Un po’ alla volta riaffioravano i suoi ricordi belli di quando era piccolino ed era stato con noi. Abbiamo conosciuto i suoi interessi, le sue riflessioni profonde su quello che stava succedendo. Abbiamo apprezzato il buon lavoro educativo di questa mamma.
Tenere aperta la porta di casa e del cuore, ha aiutato anche noi a dare un senso a questo periodo, a vincere l’ansia e la preoccupazione, a confidare di più nell’aiuto del Signore per noi, per i nostri figli lontani e per tutti!