DIALOGARE SENZA CADERE NELLO SCONTRO
Sto uscendo dal cancello di casa, e vedo il mio dirimpettaio. Ci mettiamo a parlare del più e del meno e l’argomento va sulla politica attuale, nonché sui migranti.
Lui manifestando pessimismo fa delle battute riferite ad un politico facendo capire il suo partito di riferimento. Io pur avendo le mie idee ho cercato di dialogare, senza cadere nello scontro, ma cercando di ragionare . Poi siccome sono conosciuto in paese, essendo ministro straordinario dell’Eucarestia, vado spesso a fare il mio giro a trovare alcuni compaesani.
E lui mi chiede: ”perché fai questo servizio?” Gli rispondo semplicemente che cerco di vivere il vangelo, che cerco di portare la concordia piuttosto che le controversie, le dicerie e le maldicenze : sono un uomo di pace.
Poi sui migranti e sulle persone di colore che passano nelle case manifesta tutta la sua avversità. Gli dico, pacatamente, che il mio atteggiamento è quello di non rifiutarli a priori e visto che stanno peggio di me offro loro qualcosa da mangiare o qualcos’altro a seconda della necessità.
Dopo questa chiacchierata se ne va con atteggiamento perplesso ma di rispetto nei miei confronti.