Don Francesco: ” … «un fratello, un amico, un padre spirituale per tutti. Era un uomo di incontro”
La notizia ci ha colto di sorpresa e ci ha sfidato a riconoscerLo presente anche in questa partenza tanto improvvisa: il nostro carissimo Francesco Soccol ci ha lasciato lo scorso mercoledì, 2 agosto, per un infarto cardiaco in piena gita in montagna.
Sabato 5 agosto alla cattedrale di Belluno, sono stati celebrai i funerali. Il suo vescovo, Mons. Renato Marangoni, in dichiarazione ai media, diceva di lui: «un fratello, un amico, un padre spirituale per tutti. Era un uomo di incontro. Non c’è persona venuta in contatto con lui che non ne abbia percepito l’accoglienza, nello stile della pastorale, che ci sta consegnando papa Francesco»
In pieno giorno della memoria del Curato d’Ars, ringraziando per il dono della vita di un fratello veramente tanto speciale, chiediamogli che da quella più alta vetta nel seno del Padre ci sostenga nell’avventura di lasciarci fare così, da Gesù in mezzo.
Il vuoto che nella pastorale diocesana lascerà don Francesco sarà grande: oltre al ministero di parroco, era Vicario foraneo della più grande forania della diocesi, quella appunto di Belluno, e nel suo ministero sacerdotale, iniziato nel 1976, ha spaziato dalle forme più consuete della catechesi e della liturgia a quella carità che la sua adesione al Movimento dei focolari lo ha portato a immaginare e vivere in molti settori, dagli alcolisti alle famiglie. In parrocchia a Cavarzano aveva appena ospitato un “cantiere”, cioè un camposcuola con ragazzi focolarini di tutta Italia che hanno condiviso preghiera e lavoro nei locali di via Castellani. I sacerdoti suoi collaboratori a Cavarzano, don Gigi De Rocco e don Luca Sartori, ricordano la sua serenità, accentuatasi negli ultimi giorni.