I FRUTTI DELLA PAROLA CAMBIANO NON SOLO CHI LA VIVE MA ANCHE GLI ALTRI
Un’esperienza “surreale” della burocrazia vissuta vivendo la parola di vita “essere luce”
Da circa due mesi mi sto interessando della cremazione di salme di parenti di mia moglie, morti da vari anni. Me l’ha chiesto …
Sono stato in almeno cinque uffici, a Verona e in provincia. E’ stata un’esperienza surreale vedermi indirizzato ora da una parte, ora dall’altra, senza poter ottenere il documento che può permetterci di procedere alla cremazione.
Questa mattina sono stato al Palazzo della Sanità a Verona, ultimo ufficio cui mi hanno mandato. Sulla porta dell’ufficio c’era scritto che si poteva accedere solo con appuntamento (che non avevo preso, non sapendo!). Non sono andato via, ma ho bussato con discrezione. All’apparire dell’impiegata mi sono scusato e ho fatto la mia richiesta. “Lei ha sbagliato ufficio” -ha esordito- “deve andare al Distretto di via Campania”. Allora mi sono ricordato della Parola del mese e le ho raccontato, senza acrimonia, senza lamentele, ma in modo pacifico e nella sua realtà, tutta la vicenda. “Si sieda lì; vedo che cosa posso fare”.
L’impiegata è andata avanti e indietro per altri uffici, ha parlato con un medico che mi ha condotto dinnanzi ed alla fine: “Aspetti ancora lì”. Dopo circa mezz’ora è riapparsa, sventolando in fondo al corridoio ove ero seduto, il documento famoso e quasi gridando “Ce l’abbiamo fatta” me l’ha consegnato.
L’ho vista felice per quell’atto d’amore che mi aveva fatto, come lo sono stato io per aver vissuto la Parola ed aver constatato che i suoi frutti cambiano non solo me, ma anche le realtà più difficili.