UN VALORE AGGIUNTO: la considerazione che la mia collega ha di me … sono cristiana quasi una garanzia
Qualche giorno fa, una mia collega mi chiede se posso fermarmi dopo il lavoro perché vuole parlarmi. Accetto volentieri, anche se, alle 14, avrei voluto andare a mangiare qualcosa, ma con lei c’è un feeling speciale così decido di restare.
Parliamo di lavoro, congressi, aggiornamenti… poi vuole sapere cosa faccio oltre al lavoro, ed è interessata alle mie spiegazioni; corsi per i fidanzati in diocesi, corsi sull’affettività e sessualità ai ragazzi e giovani nelle scuole, conferenze sull’etica di inizio vita…
Si crea quel clima come tra sorelle che non vedendosi da tempo vogliono entrare una nella vita dell’altra .
A quel punto mi apre il cuore e mi racconta una sua storia personale che la riempie di domande, di incertezze e di paura del futuro .
Mi dice che ha confidato a pochissimi questo segreto e a me perché sono sua amica, perché vuole che la segua professionalmente e perché sono cristiana.
Ci abbracciamo, le offro la mia disponibilità ed il mio sostegno.
Tornando a casa mi lusinga pensare alla considerazione che lei ha di me come professionista ma mi stupisce la considerazione che ha di me perché sono cristiana, quasi una garanzia, un valore aggiunto.
E’ vero, non ho mai tenuto nascosta la mia fede ben sapendo che far conoscere questa mia identità comporta e richiede coerenza nella vita e nelle scelte, ma sapendo anche che permette alla Potenza di Dio di manifestarsi sulla mia infinita piccolezza.
E.R.