NON STIAMO PIU’ A QUESTO GIOCO
Un ” Impegno sull’azzardo” rivolto a tutti i candidati del 4 marzo da sottoscrivere per ridiscutere il sistema delle concessioni pubbliche, sottraendole all’interesse economico dei soggetti privati, un piano di riduzione dell’offerta limitando il numero delle slot-machines sul territorio e una trasparenza totale sulle società concessionarie.
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Hanno firmato tutti i parlamentari uscenti, ricandidati.
Molti passanti si sono avvicinati per sostenere l’iniziativa, grati per la visibilità data al problema. Tutti hanno trovato ascolto e modo di chiedere informazioni, riportate anche sul volantino predisposto per l’occasione. Ricevendolo a qualcuno si è aggiunto “l’augurio di non avere mai nessun parente coinvolto o che si veda sottrarre la biancheria di casa, per pagare le giocate”. Oppure a due studenti é stato chiesto di portarne una copia ai professori per parlarne insieme in classe. Un passante, dopo aver dichiarato di “aver lavorato per anni coi giochi”, sosteneva che i “i dati non erano corretti, perché una parte del giocato va alle vincite”: peccato che dove vadano poi le vincite, se in ulteriori giocate o meno, non si sappia e di fatto quelle cifre non sono andate in consumi di prima necessità. Per contro c’è chi racconta di aver detto al gestore di un bar che ” se qualcuno va in rovina per l’affitto pagato con l’installazione delle macchinette nel proprio locale, bisogna sentirselo sulla coscienza” e chi ricorda che ” non si deve mai cominciare a giocare o cadere nella tentazione neanche di un gratta e vinci.”