VICINI PIU’….VICINI
A novembre ci siamo trasferiti di casa e, per conoscere i vicini, avevamo progettato di fare una festa durante le belle giornate primaverili. Ovviamente non è ora possibile organizzarla, ma in questi giorni abbiamo iniziato comunque a intrecciare una rete di rapporti.
Il tempo ci permette di uscire per curare un pò il giardino, tagliare l’erba ma… ci manca il tagliaerba. Chiediamo ai vicini e subito ne arriva uno. E’ l’occasione per presentarci e barattare l’attrezzo con una crostata fatta in casa. Iniziamo anche ad imbastire un piccolo orto che, pian piano, diventa un luogo di ritrovo “a distanza” con chi ci abita accanto.
Un anziano, timido ma con esperienza, dall’altra parte della ringhiera, ci suggerisce come gestire il terreno trascurato da troppo tempo . Il nipote, studente universitario, ci racconta dei suoi viaggi nell’est europeo e la passione per la politica. Una ragazza con il papà in ospedale e costretta in isolamento, ci saluta dalla finestra. Poco dopo si presenta chiedendo di chiacchierare un po’, tanta è la noia e la voglia di sconnettersi dalle preoccupazioni. Un’altra signora condivide stati d’animo e fa amicizia con i nostri bambini. Una sera prestiamo la stampante, l’unica con le cartucce cariche, per alcuni documenti di lavoro ad un’altra vicina.
E così ci siamo fatti davvero vicini più…. vicini. Questo tempo “fermo” ci da la possibilità di abitare realmente la nostra via e di soffermarci insieme, con gratitudine, a godere delle relazioni che possono nascere in semplicità, riconoscendone l’importanza, la necessità e il valore.
P e R.