TUTTO VINCE L’AMORE. ANCHE L’ ALZHEIMER
Voler bene disinteressatamente costruisce rapporti di fiducia e dona serenità
Un’amica mi chiede se ho qualche ora disponibile per aiutarla ad assistere la mamma affetta da Alzheimer in fase avanzata. La persona che di solito l’aiuta era in ferie.
Pur con un certo timore accetto di buon grado e per la prima volta mi sono trovata a diretto contatto con questa complessa realtà.
Ho cercato di voler bene a questa persona ascoltandola fino in fondo sforzandomi per comprendere le frasi senza senso che spesso pronunciava. Ho cercato di dimostrarle che ero interessata a lei per conquistare un rapporto di fiducia e farla sentire benvoluta. Così più volte l’ho vista ridere e anche accettare senza problemi le medicine che le proponevo con regolarità
La nostra relazione è aumentata sempre di più a tal punto che sono riuscita anche a farle la doccia (la figlia ha sempre avuto grande difficoltà in questo servizio). Dopo solo qualche giorno quando arrivavo, mi abbracciava dicendomi che era proprio contenta di vedermi!
Avverto che tutte queste sue “risposte” sono frutto dell’amore sincero che ho cercato di donarle.