PENSAVO AI NIGERIANI CHE SUONANO IL CAMPANELLO

In questi giorni di “io resto a casa” pensavo ai nigeriani e marocchini che ogni tanto passano e suonano al campanello. Con alcuni di loro è nato in questi anni una certa amicizia. Uno abita a Padova, altri  a Rovigo. Però non conosco i loro indirizzi e neppure i numeri di cellulare.

Mi sono però ricordato di una giovane studentessa nigeriana che ha frequentato nel 2016-17 la Scuola MPPU polesana e che ora abita a Padova: di lei conservo il cellulare.

La chiamo e le domando se conosce “Agostino”.  Non lo conosce, ma telefona al papà che abita a Rovigo. Suo padre conosce Agostino e abita proprio vicino a lui.

Adesso ho il numero del cellulare chiamo Agostino. E’ contento di sentirmi e mi dice che sta bene. Gli chiedo se ha fame e mi rispode di sì. Con mia moglie preparo uno scatolone con del cibo  e glielo porto. Nei giorni successivi gli faccio avere il numero del Comune per poter ricevere il Bonus Spesa.

Ora siamo in contatto.