RISCOPRIRE LE PICCOLE COSE IN TEMPI DIFFICILI
Quando sono iniziate le restrizioni per il covid-19 ero già “reclusa” in casa da una quindicina di giorni per problemi bronchiali che, soprattutto d’inverno, mi causano ricorrenti recidive. Inoltre nostra figlia ha chiesto al papà, settantacinquenne, di non recarsi più nei supermercati a fare la spesa per cui mi sono trovata a corto di provviste.
Ricordando la saggezza dei miei nonni ho riscoperto le classiche ricette della cucina mediterranea.
Così ho tirato fuori dalla dispensa i legumi acquistati nell’ultimo viaggio al sud e mi cimento a preparare gustose minestre. Passano i giorni, arriva il bel tempo e anche la mia salute migliora. Metto il naso fuori di casa e scopro che gli alberi nell’orto sono fioriti, il prato è ricoperto di pratoline e fiori di tarassaco d’un giallo intenso. La natura mi sorprende e mi aiuta a superare quel velo di malinconia che le notizie dei telegiornali infondono .
L’orto una risorsa
Decido così d’esplorare l’orto rimasto abbandonato nel periodo invernale. Le poche coltivazioni per la famiglia vengono puntualmente divorate da lepri, cerbiatti, uccelli, dato che la nostra casa confina con il bosco. Scopro però qua e là piccole cimette di rapa, cavoli, broccoli, cespi di radicchio che gli animali hanno generosamente risparmiato, quasi consapevoli del momentaneo bisogno. Mi dedico anche a raccogliere lattugaccio, tarassaco, radicchiella e grespino, cose che in passato, presa dal lavoro, ho fatto pochissime volte.
Ringrazio Dio per tutta questa Provvidenza. Nei giorni successivi mio marito raccoglie degli asparagi selvatici alle pendici del bosco nella piccola parte di nostra proprietà. Sono più che sufficienti per noi per cui telefono al vicino e lo invito a fermarsi, tornando dal lavoro, per condividere quanto provvidenzialmente abbiamo trovato. Ne faccio anche una bella porzione per nostro figlio sposato e chiedo alla sorella, che abita con noi, di lanciargli il pacchetto nel giardino, andando al lavoro, per evitare ogni contatto fisico.
E il tempo libero?
In questo periodo posso dedicare un pò di tempo anche alla ginnastica mattutina, alla Santa messa celebrata dal Papa, alla preghiera con tutta la Chiesa in altri momenti della giornata. Riordinare e pulisco la casa con più cura. La signora che mi aiuta settimanalmente, ora non può venire, così penso di mettere da parte un pò dei soldi risparmiati e devolverli per altre necessità di cui sono a conoscenza.
Ho anche del tempo da dedicare alla lettura, a telefonare a parenti lontani o anziani e sostenerli in questo momento di solitudine. Un’amica mi ha fatto conoscere Il gioco della felicità di Pollyanna: non lamentarsi ma riscoprire il lato positivo nelle varie situazioni. Mi alleno: In casa finisce qualcosa? Si trova un’alternativa! Non funziona più la stampante? Si può salvare in chiavetta e far stampare alla figlia…Insomma questa situazione mette in moto conoscenze sopite e risveglia la creatività.